
San Gimignano con Dante Alighieri, quale ambasciatore fiorentino nel 1300
Dante Alighieri è stato un poeta, scrittore e politico italiano. Considerato il padre della lingua italiana, è l'autore della Divina Commedia, universalmente considerata uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale.
Alla fine del XIII secolo a Firenze c’erano due fazioni: i guelfi bianchi e i guelfi neri che lottavano per l'egemonia politica e economica della città.
Seppur entrambe sostenitrici del papa, erano opposte per carattere ideologico. I guelfi bianchi, favorevoli alla signoria e sostenitori dell’autonomia del Comune, ritenevano che il pontefice dovesse esercitare un potere solamente di tipo ecclesiastico. I guelfi neri, invece, rappresentavano soprattutto gli interessi delle famiglie più ricche di Firenze, ed erano pienamente sostenitori del Papa come unico avente il diritto di governare su tutto, anche sulle questioni politico-economiche.
Episodi storici legati ai contrasti nati all'interno del Partito guelfo sono ampiamente trattati nella Divina Commedia, che proprio in quegli anni veniva scritta da Dante Alighieri.
Dante fu sempre molto attivo politicamente; appartenente alla fazione dei guelfi bianchi, nel Maggio del 1300 fu inviato nella veste di ambasciatore della Repubblica fiorentina a San Gimignano per cercare consensi per una Lega Guelfa in Toscana. Il Comune di San Gimignano fu onorato di accoglierlo e la sala in cui tenne il suo discorso, è stata poi in seguito a lui intitolata.
Dante nella sua Commedia (Purgatorio XXIV, 19-24) scrive di conoscere bene la bontà di un bicchiere di Vernaccia.































